TANZANIA - Northern Safari Circuit 2016

  L' AFRICA CHE TI FA SOGNARE!

Tutte le volte che metto piede in Africa si affacciano dal mio inconscio emozioni, suggestioni e sensazioni che poi custodisco per molto tempo dentro la cassaforte dei miei ricordi. 

L’Africa ti fa sognare . . . . . le  sconfinate pianure verdi del Serengeti,  le tantissime zebre, eleganti signore,  che scodinzolano la coda per allontanare mosche e fastidiosi insetti, salvo poi, disturbate da un improvviso rumore o da un segnale di allarme, scalpitare ed intraprendere un breve nervoso galoppo. 

 Ricordo il colore giallo, dorato, della savana, punteggiata da una moltitudine di wildebeests (gnu), nel loro eterno ed immutabile cammino di transumanza verso le terre di erba fresca. 

 O l’emozione di scorgere un leone, imponente e reale, sovrano in una natura che detta incontrastabili leggi di sopravvivenza.  Ma l’Africa è anche la magia che si coglie nei colori e nella vita della sua gente, tra le strade polverose o di terra rossa del mille villaggi...un’Africa senza tempo...un' Africa che ti resta nel cuore!

S. P.

guarda il video

TARANGIRE National Park - Superficie di oltre 2800 kmq (a circa 100 km ad ovest di Arusha e a tre ore di auto dall'aeroporto internazionale del Kilimanjaro)

La prima tappa del nostro circuito è il Tarangire National Park, zona naturale protetta che ci accoglie con i suoi maestosi alberi di baobab ed una infinità di acacie ad ombrello che sono una caratteristica distintiva di questa area.
Il parco è attraversato dal fiume Tarangirre, da cui prende il nome, e che rappresenta la principale fonte di approvvigionamento d'acqua, sopratutto durante la stagione secca.
E' un paesaggio di rara bellezza, dove si alternano colline, boschi e pianure alluvionali; è noto come il

TARANGIRE National Park - Superficie di oltre 2800 kmq (a circa 100 km ad ovest di Arusha e a tre ore di auto dall'aeroporto internazionale del Kilimanjaro)

La prima tappa del nostro circuito è il Tarangire National Park, zona naturale protetta che ci accoglie con i suoi maestosi alberi di baobab ed una infinità di acacie ad ombrello che sono una caratteristica distintiva di questa area.
Il parco è attraversato dal fiume Tarangirre, da cui prende il nome, e che rappresenta la principale fonte di approvvigionamento d'acqua, sopratutto durante la stagione secca.
E' un paesaggio di rara bellezza, dove si alternano colline, boschi e pianure alluvionali; è noto come il "parco dei giganti", per i numerosi alberi secolari di baobab e per la concentrazione di branchi di elefanti che stazionano lungo le rive del fiume.
Ma è facile avvistare anche tutta le altre specie di fauna: zebre, gnu, bufali, antilopi, giraffe, facoceri, gnu e primati, oltre ai grandi predatori ed a numerosissime specie di volatili.

foto sopra: leoni al Serengeti e Ngorongoro Crater (slideshow)

LAKE MANYARA NATIONAL PARK
Il parco occupa una superficie relativamente ridotta (circa 330 kmq), di cui 2/3 occupati dal lago alcalino. E' uno dei parchi con più alta biodiversità, dove coesistono differenti ecosistemi: dalla foresta equatoriale all'ambiente lacustro, dagli acquistrini con canneti alle distese di erba alta ed alla savana. Ma la caratteristica che più colpisce è l'abbondanza di specie volatili, un vero e proprio paradiso per gli amanti della fauna aviaria, con stormi di fenicotteri rosa, pellicani e tante altre specie.
Il silenzio e la pace del luogo sono interrotti dal fragore dello scrosciare delle ali di centinaia di uccelli che affollano gli stagni del parco

LAKE MANYARA NATIONAL PARK
Il parco occupa una superficie relativamente ridotta (circa 330 kmq), di cui 2/3 occupati dal lago alcalino. E' uno dei parchi con più alta biodiversità, dove coesistono differenti ecosistemi: dalla foresta equatoriale all'ambiente lacustro, dagli acquistrini con canneti alle distese di erba alta ed alla savana. Ma la caratteristica che più colpisce è l'abbondanza di specie volatili, un vero e proprio paradiso per gli amanti della fauna aviaria, con stormi di fenicotteri rosa, pellicani e tante altre specie.
Il silenzio e la pace del luogo sono interrotti dal fragore dello scrosciare delle ali di centinaia di uccelli che affollano gli stagni del parco

SERENGETI, un luogo magico, teatro del più grande movimento migratorio di animali selvaggi nel mondo

SERENGETI, un luogo magico, teatro del più grande movimento migratorio di animali selvaggi nel mondo

 Il Parco Nazionale del Serengeti è il più famoso ed importante della Tanzania e dell'intera Africa; con una superficie di circa 15.000 kmq e si estende tra il lago Vittora ad ovest ed il confine keniano (parco Masai Mara). L'aspetto più caratteristico è rappresentato dalla Grande Migrazione, la transumanza che coinvolge ogni anno milioni di animali selvaggi erbivori che si spostano, alla ricerca di pascoli, tra il sud ed il vicino Masai Mara. All'interno dell'immenso parco non sono consentiti insediamenti o attività umane. Il Serengeti prende il suo nome da un termine locale masai che significa "pianura sconfinata".

La grande Migrazione
Ogni anno milioni di erbivori ungulati (gnu, zebre, gazzelle, antilopi) effettuano ciclicamente la transumanza da un territorio all'altro, seguendo la disponibilità di erba e di acqua per sopravvivere, in concomitanza con la stagione delle piogge.
Tra maggio e giugno, approssimativamente, comincia lo spostamento delle grandi mandrie dal centro e dal sud del parco, attraverso il cosiddetto corridoio occidentale (Western Corridor) verso il nord. Nei mesi di luglio ed agosto avviene l'attraversamento del fiume Masai verso l'omonimo parco, al confine con il Kenya. E' uno degli spettacoli più feroci e suggestivi allo stesso tempo, con i grandi predatori ed i coccodrilli che attendono le loro prede durante il guado. Nei mesi da settembre a metà novembre gli gnu stazionano nel grande parco del Masai Mara. Da metà novembre a dicembre avviene invece il ritorno verso il sud e le grandi praterie centrali, dove zebre e gnu partoriranno i loro piccoli (febbraio/marzo), che saranno pronti, nei mesi successivi, a seguire gli adulti per la transumanza alla ricerca di nuovi pascoli. 
Nella Tanzania settentrionale si riscontrano essenzialmente due stagioni delle piogge: quella delle precipitazioni più intense e continue nel periodo marzo-aprile e quella delle

La grande Migrazione
Ogni anno milioni di erbivori ungulati (gnu, zebre, gazzelle, antilopi) effettuano ciclicamente la transumanza da un territorio all'altro, seguendo la disponibilità di erba e di acqua per sopravvivere, in concomitanza con la stagione delle piogge.
Tra maggio e giugno, approssimativamente, comincia lo spostamento delle grandi mandrie dal centro e dal sud del parco, attraverso il cosiddetto corridoio occidentale (Western Corridor) verso il nord. Nei mesi di luglio ed agosto avviene l'attraversamento del fiume Masai verso l'omonimo parco, al confine con il Kenya. E' uno degli spettacoli più feroci e suggestivi allo stesso tempo, con i grandi predatori ed i coccodrilli che attendono le loro prede durante il guado. Nei mesi da settembre a metà novembre gli gnu stazionano nel grande parco del Masai Mara. Da metà novembre a dicembre avviene invece il ritorno verso il sud e le grandi praterie centrali, dove zebre e gnu partoriranno i loro piccoli (febbraio/marzo), che saranno pronti, nei mesi successivi, a seguire gli adulti per la transumanza alla ricerca di nuovi pascoli.
Nella Tanzania settentrionale si riscontrano essenzialmente due stagioni delle piogge: quella delle precipitazioni più intense e continue nel periodo marzo-aprile e quella delle "brevi piogge" a novembre, con rovesci più contenuti, soprattutto durante la notte

  NGORONGORO CONSERVATION AREA (ultima tappa del nostro  Northern Safari Circuit)

Riserva protetta di 8300 kmq (a circa 3 ore di auto ad ovest di Arusha), è costituita da un ecosistema unico, sviluppatosi all'interno del cratere di un vecchio vulcano, che alterna una vasta savana a tratti paludosi ed a laghi. Al suo interno si possono ammirare 25000 animali di grossa taglia, oltre a numerose specie di volativi. Considerata come l'ottava meraviglia del mondo, fa parte del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, Dall'alto si può godere di una vista senza fiato sulla caldera interna

Nogorongoro Crater è la caldera di un antico cono vulcanico crollato circa due milioni e mezzo di anni fa, con diametro di 20 chilometri. E' uno dei luoghi più affascinanti dell''Africa: al suo interno ospita tutti i grandi predatori ed un numero eccezionale di animali, caratteristica che gli è valsa l'appellativo di 'arca di Noè, con cui è comunemente menzionato dalla popolazione locale. Il cratere si presenta con pareti alte oltre 2300 metri, ricoperte da un fitto manto di foreste.

ALL  THE  PEOPLE  OF  AFRICA

                               i  Masai    


La danza tipica dei Masai non prevede strumenti musicali: è un coro di base con suoni sincopati che accompagnano, ad un ritmo via via crescente,  i salti  a turno degli uomini (guarda il video).


La danza tipica dei Masai non prevede strumenti musicali: è un coro di base con suoni sincopati che accompagnano, ad un ritmo via via crescente, i salti a turno degli uomini (guarda il video).

I Masai della Tanzania

                                       ALL  THE  COLORS OF TANZANIA

I nostri lodge e campi tendati

Sangaiwe tented Camp - Tarangire

Lake Manyara

Tloma Lodge - Karatu

Serengeti

Mbuzi Mawe Serena Camp

Northern Safari Circuit

novembre 2016

our driver and guide Ally Saidy

Condividi questa pagina